Delitti a Nord-Ovest: Una stella da sceriffo (Italian Edition) by Adriano Poggio

Delitti a Nord-Ovest: Una stella da sceriffo (Italian Edition) by Adriano Poggio

autore:Adriano Poggio [Poggio, Adriano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781521184387
Amazon: B0718ZND3B
editore: Independently published
pubblicato: 2017-05-05T00:00:00+00:00


STELLA DI DAVID

Nessuno, quel pomeriggio così vicino alle feste, aveva voglia di lavorare, ma Bassetti, rientrato in commissariato dopo un frugale pasto, fu irremovibile e convocò tutti in riunione.

Chi lo conosce sa che non voleva aver sulla coscienza un sesto morto, per il fatto di aver magari ritardato qualcosa nelle indagini, non se lo sarebbe mai perdonato.

Chi pagò il prezzo più alto per il suo stato apprensivo, furono i due collaboratori più stretti, che furono catturati nel suo ufficio mezz’ora prima degli altri.

Seduti di fronte alla scrivania del capo, con l’espressione malcelata di rassegnazione, lo guardarono riesumare il foglietto col disegnino della stella a cinque ponte.

“Vi ricordate di questo, vero?”

“Come potremmo dimenticare un’opera simile!”, rispose Nicoletta sfacciatamente, mentre Fulvio cercava a fatica di non ridere.

“Bene, questo capolavoro va completato affiancandovi un’altra stella, quella di David.

Così fece, per la gioia dei due giovani, e poi riscrisse vicino alle punte ed ai segmenti della seconda stella, in ordine cronologico, partendo da sinistra, i nomi delle vittime mettendo un punto interrogativo sulla sesta punta.

Proprio nel momento in cui terminava la sua opera, appariva trafelato l’ispettore Andretti, con il cornetto di un cordless in mano; lo psicologo irruppe nell’ufficio, aprendo la porta senza bussare. ansimando:

“Schiap…pacasse, un altro morto…ha chiamato per sbaglio…da me…”

“Schiappacasse è morto?”

“No… ha detto …a me…”

“C’è un morto da te?”

“Uffa, prendi sto’ cazzo di telefono e parla col mort…cioè Schiappacasse…”

Nonostante la voglia di scherzare che a volte gli ispirava il suo collega arruffone, Piero aveva capito benissimo quel che avrebbe voluto non capire, cioè che c’era già un sesto cadavere che rivendicava la prenotazione della sesta punta, quella del punto interrogativo.

Non solo lui aveva capito, le orecchie di tutti erano tese a captare le novità che il collega dal nome bizzarro stava per comunicare al capo.

“Dimmi tutto Schiappa”, fu l’inizio del dialogo; poi i tre che non avevano il telefono all’orecchio, sentirono solo una serie di monosillabi o bisillabi.

“Ah…Ecco…Un…pesca…ok…”

Poi, Bassetti ebbe pietà degli incuriositi colleghi e mise il telefono in viva voce e tutti sentirono interamente il resto della conversazione:

“…e quindi, commissario del cavolo, ti mando gli atti relativi e te li leggi e non rompi più, che ho già tanto da fare per conto mio, ciao”

“Ciao…”, fece Piero con aria inebetita, realizzando di aver proprio sbagliato il momento per inserire il viva voce e goffamente aggiunse, anche se ormai nessuno l’ascoltava all’altro capo del filo: “Ma mi hai chiamato tu...”, quindi guardò le tre facce che aveva davanti, tutte sul punto di scoppiare a ridere e, appunto, le fece scoppiare.

“Con Schiappa c’è confidenza, è un vecchio amico.”

“Figurati fosse un nemico!”, si permise Marco Andretti, scatenando il riso represso di tutti.

“Uh, mai riso tanto per la notizia di un delitto!”, commentò Nicoletta.

“Meno male non c’è più il Questore, o ci metterebbe tutti ai ferri!”, considerò Fulvio.

“Ora basta, o ai ferri vi ci metto io, un po’ di rispetto per il vostro capo e…bella gratitudine per aver cercato di far sentire la telefonata anche a voi. Non vi interessa più sapere cosa è successo?”, cercò di chiudere Bassetti.



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